FFI MULTICAM G2 COMBAT SET.
Sono passati quasi 12 anni da quando la statunitense Crye Precision lanciò sul mercato la sua prima combat uniform, progettata per gli operatori dei reparti speciali che necessitavano di una suite di combattimento che fosse in grado di integrarsi con i sistemi di protezione individuale (body armour) ed espanderne le capacità base ma al contempo garantire un livello di confort superiore a quello delle classiche BDU (battle dress uniform).
La Battle Uniform Crye era composta da una combat shirt con la parte centrale del tronco realizzata in tessuto elastico che aveva il duplice scopo di fornire sia una migliore vestibilità che una maggior areazione del corpo una volta indossato il plate carrier (il peso inoltre risultava estremamente contenuto nettamente inferiore a quella di una classica BDU) e da un pantalone dotato di protezione integrate removibile e con una serie di features uniche (come la possibilità di aprirlo da un lato grazie alle zip, utile qual’ora si doveva prestare soccorso rapido a un operatore ferito) il rovescio della medaglia era dato dal peso eccessivo del pantalone stesso (a causa appunto della presenza di zip, zone di rinforzo in cordura ecc).
Nonostante a livello commerciale la prima generazione Crye fu un mezzo flop l’azienda statunitense aveva tracciato la via per quello che in futuro sarebbe stato lo standard per quel che concerne le uniformi combat, nel 2009 infatti Crye tornò all’assalto con la seconda generazione di combat uniform e questa volta fece centro; le modifiche apportate al progetto originale grazie anche ai feedback ricevuti dagli operatori impegnati in teatro furono significative e incontrarono da subito il favore degli operatori dei corpi speciali di mezzo mondo : dagli States alla Russia passando per l’Europa la Combat Crye è divenuta una specie di uniforme ufficiale quando si parla di reparti SOF.
FFI (Flash Force Industries) azienda con sede a Hong Kong già nota agli appassionati per le repliche della Crye Combat Gen.2 in Woodland e AOR 1\2 ha da poco iniziato la commercializzazione della versione multicam e visto il mezzo vuoto che c’è sul mercato quando si parla di repliche di combat suite in multicam fatte decentemente ho deciso di dargli un occhiata più da vicino memore anche delle buone esperienze avute in passato con questo brand.
Uno dei motivi per cui ho sempre parteggiato per FFI quando si parla di repliche è che dalla Crye oltre al design hanno copiato molto bene anche la vestibilità che in questo particolare tipo di uniformi è essenziale. Una volta indossata la combat questa deve aderire bene al corpo dell’operatore in modo da poter trarre vantaggio dalle sue originali soluzioni di design altresi sarebbe inutile avere a disposizione dei pad di protezione se questi una volta che la mimetica è indossata risultano essere a livello degli stinchi oppure se gli inserti stretch posteriori pensati per assecondare il corpo in movimenti particolari (ad esempio quando vi trovate in ginocchio) si trovano in fondo alle chiappe.
Non date questa cosa per scontato perchè sul mercato vi sono diversi brand che vi propongono repliche delle combat uniform Crye ma che al di fuori della forma non hanno nulla del modello da cui hanno preso ispirazione e a meno che non dobbiate vestire un manichino vi invito a stare attenti a questi particolari.
Realizzata in NYCO (nylon-cotone) 50\50 ripstop mi ha sorpeso inanzitutto per la morbidezza del suo tessuto diverso dai modelli in AOR e Woodland che avevo provato anni fa sempre delle stesso brand , certo non vi sto a dire che è una copia sputata del cotone Crye ma non è nemmeno il cartone delle combat Emerson, ottima anche la qualità degli stretch panel utilizzati per i pantaloni.
La qualità del camo è di discreta fattura e abbinandolo a mimetismi Multicam di altri brand noti (LBT, Tactical Tailor, Crye, Mechanix) non ho notato nessun tipo di stacco anomalo nelle tonalità integrandosi sempre in maniera soddisfacente.
Inutile stare a tediarvi con la descrizione della disposizione delle singole tasche o feature della G3 in quanto oggi anche i muri ne sono a conoscenza (nel caso date un occhio qui visto che parliamo praticamente identico come disposizione di tasche /https://eafairsoft.com/ffi-woodland-g3-combat-set/).
Rispetto alle versione precedenti è stato rivisto il sistema di regolazione dei pad del ginocchio gestito ora da fettucce in stoffa al posto dei tiranti elastici presenti sulle vecchie versioni, inoltre la regolazione risulta essere più comoda in quanto tale fettucia è stata posizionata dentro la tasca principale del pantalone (a cui si ha un più rapido e comodo accesso e una maggior facilità nel regolare il pad) rispetto al taschino frontale sopra il ginocchio impiegato nei precedenti modelli.
Altro particolare che mi ha favorevolmente stupito riguarda la parte di intorno alla vita del pantalone, che come sull’originale è stata rinforzata per aumentare quando ad esso abbiniamo delle rigger \ duty belt (specialmente se con carichi extra) altro particolare di cui difficilmente si trova traccia nelle combat replica.
Anche la Combat Shirt è stata rivista in alcuni particolari: l’adozione di un nuovo tipo di tessuto in cotone che garantisce una miglior traspirazione e una maggior resistenza a usura e sfregamenti abbinati all’impiego di zip YKK.
La qualità delle cuciture è soddisfacente (se si tralascia qualche filo svolazzante di troppo) in linea con gli alti prodotti dell’azienda, devo dire che personalmente io stesso ero dubbioso su alcune cuciture che avrei preferito doppie ma alla fine il tempo mi ha smentito, a oggi nonostante abbia qualche anno sulle spalle nessuna delle cuciture incriminate sulla mia G2 woodland è ancora saltata indice che il lavoro era stata fatto bene e io non farò mai il sarto.
La domanda a questo punto è semplice : vale la pena comprarla? la questione si può riassumere cosi :
- Se avete 500\600 euro a disposizione alzate la cornetta chiamate la Crye e ve la fate fare su misura (io che non rientro nella norma come “size” per averla perfetta ho dovuto fare cosi), avrete quello che è considerato il meglio su piazza su per giù (ovviamente tutti i benefit per i quali avete speso i vostri sudati euro come airsoft player difficilmente li sfutterete a meno che non provate a darvi fuoco, non la tenete indosso una settimana di fila o provate a lavarla in un fiume).
- Se non volete cacciare la somma sopra indicata vi resta il “selvaggio” mondo delle repliche o quello dei cloni est europei (il cui reperimento è però difficoltoso sopratutto per un privato). La 2 gen. Crye è stata clonata da cani e porci nei più disparati mimetismi con risultati altalenanti per lo più pessimi sia parlando di mera estetica che materiale; parlando specificatamente di Multicam le migliori proposte si distinguono anche per dei prezzi di acquisto non propiamente cheap (esempio Semapo o Toysoldier) che però non restituiscono quella qualità che ci si aspetterebbe per i soldi richiesti considerato che si va intorno alle 250 euro per completo (anche perchè per quelle cifre al netto di spedizioni vi comprate una crye nei tanti mercati “alternativi”), di contro vi sono le varie aziende cheap come Emerson, TMC, All Win,Defcon 5, Royal ecc. propongono delle soluzioni economiche (tra i 50 e i 100 euro) che si richiamano alla mente il progetto originale se parliamo di taglio…ma se parliamo di materiali, confezionamento e risposta nell’utilizzo forse in alcuni casi sarebbe utile valutare di giocare in mutande.
FFI si pone a metà tra le due categorie di repliche sia che si parli di prezzo che si parli di qualità, è una combat onesta che vale i soldi che costa, dispone di un buon assortimento di taglie in grado di soddisfare un pò tutti (si va dall’XXS alla XXXL) particolare da considerare quando si parla di equipaggimaneto prodotto in oriente.
L’unico consiglio che mi sento di darvi è abbinare alla combat un buon pad, l’ideale è recuperare gli Airflex Crye vedrete ne varrà la pena e avrete una buona ed efficiente combat suite su cui fare affidamento.
http://emperionstore.com/multicam-gen2-combat-set-mc-g2-army-cut-2017-flash-force-industries.html