HOW TO UPGRADE YOUR LOW-COST AEG
Ormai presenti sul mercato da diversi anni le case che producono AEG low cost sono oggi una realtà consolidata, aziende come Dboys, A&K, Golden Bow, Agm, APS hanno conquistato volenti o no una fetta di mercato importante nonostante le problematiche che affliggono buona parte di questi prodotti.
Almeno il 50% di coloro che hanno iniziato a praticare l’airsoft hanno acquistato una di queste repliche, il motivo è semplice: il costo. Oggi le aziende low cost dispongono di un catalogo molto vasto che comprende anche modelli particolari e di nicchia, prezzi bassi e ampia scelta quindi? sarebbe bello certo ma la realtà è un pò diversa.
Il risparmio sul prezzo finale di acquisto lo si paga in termini di qualità dei materiali inferiore, assemblaggi approssimativi e di conseguenza prestazioni e affidabilità che non raggiungono quello che può essere definito una standard accettabile. A questo punto la domanda che può sorgere è vale la pena acquistare una low-cost se poi mi ritrovo con una replica che non riesce a regalarmi soddisfazioni o peggio è solo fonte di problemi?
Oggi ci occuperemo di dare una risposta a questo quesito, vedremo come trasformare una semplice AEG low cost in una replica capace di prestazioni di tutto rispetto grazie a una messa a punto mirata per fornire prestazioni di rilievo ed efficienza nel tempo.
Per questa prova abbiamo scelto una delle repliche low cost più diffuse oggi sul mercato: l’m4a1 D-Boys:
I componenti nel dettaglio:
- Ingranaggi XYT con rapporto 18.1
- Cilindro in ottone.
- Pistone e testa pistone in policarbonato.
- Testa cilindro in policarbonato.
- Spingipallino in plastica.
- Asta spingipallino in policarbonato.
- Gruppo lamellare in policarbonato.
- Guidamolla in plastica (fondello in alluminio).
- Cablatura in rame con cavi da 1,2 mm di diametro.
- Molla in acciaio m120.
- Trigger safety in policarbonato.
- Selector plate in policarbonato.
- Boccole in abs da 7mm.
- Motore High Torque
Abitudine comune in questa tipologia di prodotti è un assemblaggio della replica fatto in maniera imprecisa e superficiale, lo spessoramento degli ingranaggi è inadeguato come lo è la lubrificazione di quest’ultimi (la qualità e la quantità del grasso vegetale impiegato è controproducente al fine di una resa ottimale), completamente assente invece qualsiasi tipo di lubrificazione sul gruppo aria.
Si tratta di componenti meccanici di qualità basilare, in grado di esprimersi una volta eseguita una messa a punto a hoc in maniera discreta se non si hanno pretese particolari su ROF e precisione, ma se come nel nostro caso vogliamo spingere l’AEG un passo avanti si renderanno necessari degli interventi più invasivi atti a equipaggiare la meccanica con dei componenti di maggiore qualità e robustezza sempre con un occhio di attenzione al prezzo.
Iniziamo: per prima cosa è doveroso eseguire una pulizia del gear box e una sua messa a punto, è quindi necessario rimuovere tutti i componenti installati.
Dovo aver pulito e sgrassato il gear box eseguiremo un operazione di lucidatura nelle superfici: le guide del pistone, le sedi delle boccole, il canale di scorrimento del Tapper plate e il piano su cui lavorano gli ingranaggi questo per consentire una maggior fluidità di movimento\scorrimento di questi componenti.
Ora abbiamo una base pronta su cui lavorare e possiamo dedicarci ai singoli componenti:
- Boccole.
La meccanica originale D-Boys impiegava delle boccole in abs da 7mm, ormai tutti conoscono i limiti e i problemi di questa tipologia di prodotti: la tendenza a deformarsi, il consumo della superficie interna, l’attrito generato dagli rotazione dell’albero dell’ingranaggio ecc.
Le sostituiamo con altre di miglior fattura impiegando un set di boccole in metallo su cuscinetti prodotto da Hurricane. Queste boccole oltre a una maggior garanzia di durata forniranno agli ingranaggi una maggior fluidità e velocità di rotazione che si rifletterà a sua volta in un beneficio sul piano della reattività e del ROF (rate of fire).
Eliminiamo il cut-off originale in zama e sostituiamolo con uno in acciaio prodotto da Guarder, il componente originale tende a consumarsi abbastanza in fretta se si utilizza molto la modalità di fuoco semi-automatica ed è meglio quindi affidarsi a un prodotto di efficacia comprovata.
- Ingranaggi.
La terna originale (rapporto 18.1) è prodotta da XYT ed è composta da una lega di alluminio e zama, si tratta di terne molto diffuse sui prodotti Low cost, se spessorate a dovere riescono a lavorare senza troppi problemi con rof fino a 24 bb\s ma molto dipende dalla loro fattura. Non è difficile imbattersi in ingranaggi con alberini storti o con corone poco rifinite con risultati facilmente immaginabili (vedi blocco durante la rotazione e conseguente rottura di ingranaggi e pistone).
Installiamo quindi una terna di miglior qualità, la scelta è ricaduta sugli ingranaggi High Speed Big Dragon (rapporto 16.1), sono realizzati discretamente e hanno un prezzo di acquisto “friendly” (20\30 euro) si prestano quindi perfettamente al nostro scopo.
Con questi due componenti (boccole e ingranaggi) abbiamo realizzato una base meccanica stabile che ci consentirà di operare con una certa serenità anche con ROF vivaci, possiamo quindi passare al gruppo aria la componente meccanica da cui dipende il livello di precisione \ costanza nel tiro che la replica sarà in grado di esprimere.
- Gruppo aria.
Nelle AEG low cost le prestazioni altalenanti della balistica dipendono il 70% delle volte da problemi legati a un malfunzionamento del gruppo aria : perdite d’aria tra cilindro e testa, O-ring della testa pistone sottodimensionato, perdite d’aria tra spingipallino e beccuccio della testa cilindro ecc, è quindi fondamentale al fine di avere una replica prestante disporre di un gruppo aria che funzioni al meglio essendo questo una delle parti più importanti (se non la più importante) di un AEG.
Del gruppo aria originale andremo a sostituire:
- Pistone e testa pistone.
- Testa cilindro.
- Spingipallino.
Manteniamo il cilindro in ottone originale (va verificato che non ci siano bave di lavorazione sia sul foro di compensazione che sul bordo inferiore per evitare che queste possano danneggiare l’o-ring della testa pistone).
Sostituiamo il pistone in policarbonato D-boys (non è il peggior pistone ACM in assoluto, ma visto l’importanza che questo elemento riveste è consigliato affidarsi a prodotti più performanti che offrono maggiori garanzie di affidabilità e durata) , la nostra scelta è ricaduta sul pistone in nylon SRC (ha un costo contenuto ma gode di una buona resistenza strutturale e di un fattore elastico notevole).
Ad esso accoppieremo una testa pistone Guarder in Pom mentre per sostituire la testa cilindro originale (di fattura veramente scadente) utilizziamo quella prodotta da Big Dragon ( realizzata in alluminio è dotata di 2 o-ring per una maggior tenuta e di un inserto in gomma alla base per attutire l’impatto delle testa pistone). Per lo spingipallino la scelta ricade sul modello realizzato da Hurricane, quest’ultimo infatti ha il medesimo profilo del componente originale e quindi ci assicura di lavorare perfettamente con la T hop-up Dboys.
Gli ultimi interventi riguardano la sostituzione del cablaggio originale (che come su tutti i prodotti low cost è di qualità infima) con una nuova cablatura Gate da 1,5 mm (anima in rame con rivestimento siliconico) e una nuova molla (Guarder sp90, si tratta di una molla veloce nel ciclo di compressione\rilascio e si presta ottimamente per la configurazione che stiamo realizzando).
Manteniamo invece tapper plate, safety trigger ,guidamolla ,selector plate e gruppo lamellare originale.A questo punto eseguiamo una accurata lubrificazione delle parti: bisolfuro di molibdeno per gli ingranaggi (Guarder\Madbull), al silicone per gruppo aria (Guarder\Madbull), GFC al litio per le guide scorrimento del Tapper plate.
- gruppo canna \ hop-up.
Sostituiamo il gommino originale D-boys con un gommino più efficace, la scelta in questo campo è molto vasta : Hurricane, Systema, Marui, G&G, Prometheus sono tutti ottimi gommini che lavorano bene allo potenze previste dalle norme vigenti (1 J), io ho optato per l’Hurricane in quanto è una buona via di mezzo tra stabilizzazione e fattore frenante impresso al pallino. Manteniamo il gruppo Hop up originale (al quale consiglio se possibile di sostituire i leveraggi in quanto le ruote dentate a volte hanno troppo gioco e non consentono una regolazione precisa) e la canna originale in ottone.
Ora non ci resta che installare la meccanica completa all’interno del fucile e testare il lavoro svolto (in questo caso ho impiantato questa meccanica all’interno di un MK11 Mod.1 assemblato).
- Meccanica DBOYS (configurazione originale m4a1)
- Potenza : 1, 24 j ( con valori che oscillavano tra 1,07 j e 1,27 j).
- ROF: 13 BB\S.
- Batteria utilizzata: LIFE 9,9V -1000 mha -20c AB batteries.
- Meccanica DBOYS (up-grade)
- Potenza : 0,97 j (0,95 j min – 0,98 j max)
- ROF: 22 BB\S
- Batteria utilizzata: LIFE 9,9V -1000 mha-20c AB batteries.
Ora possiamo testare il nostro lavoro sulla linea di tiro e verificarne il comportamento.
Le prestazioni ottenute hanno rispettato le aspettative iniziali in termini di reattività, ROF ,affidabilità meccanica e precisione consentendo alla replica low-cost di confrontarsi con AEG di serie di categoria superiore (G&P, G&G , Classic Army).