PLATATAC SPECIAL PROJECT KRYPTEK.
Butch Whiting e Josh Cleghorn erano due piloti di elicottero dell’ US Army che si sono conoscitui mentre prestavano servizio nella provincia di Ninewa in Iraq. Ad accumunarli a una grande passione per la caccia soprattutto in ambienti austeri, il tipo di caccia che spinge sia fisicamente che mentalmente il cacciatore al limite.
La dura esperienza della guerra ha segnato le loro esistenze ma al tempo stesso ha consolidato il legame di amicizia che li univa, solo chi ha vissuto determinate esperienze riesce a comprendere appieno il significato di parole quali fratellanza, impegno e sacrificio ed è su questi basi che i due una volta terminato il servizio hanno dato vita al progetto Kryptek Outdoor Group.
L’obbiettivo che Kryptek si prefigge è progettare e creare una serie di capi personalizzati in grado di adattarsi a una moltitudine di ambienti impiegando diversi pattern che condividono il medesimo schema mimetico utilizzando però diverse tonalità di colore. Attraverso i test sul campo e i feedback ricevuti dai clienti Kryptek è sempre in evoluzione realizzando dei prodotti in grado di soddisfare ogni particolare esigenza.
L’azienda a tal proposito mantiene uno stretto legame con il mondo militare per poter fornire agli operatori sul campo delle soluzioni in fatto di equipaggiamento che fornisca loro degli strumenti per poter svolgere al meglio le delicate operazioni che li aspettano.
Il successo e l’apprezzamento che questo nuova tipologia di camo ha ricevuto ha spinto diverse aziende ad acquistare delle licenze per realizzare a loro volta degli equipaggiamenti sfruttando questi nuovi mimetismi. Tra queste la più nota è senza dubbio quella dell’australiana Platatac la cui collaborazione con le forze speciali australiane ha portato alla nascita della Platatac Special Projects Kryptek (realizzata nelle varianti : Mandrake, Highlander, Thyphon).
Si tratta di un capo abbigliamento da combattimento di nuova generazione, studiato per fornire gli operatori di un indumento in grado di soddisfare appieno requisiti fondamentali quali capacità mimetica, protezione, comodità e sopratutto un mimetismo funzionale nei vari teatri d’impiego.
La combat Platatac ha diversi punti in comune a livello di design con la ben nota Combat suite G3 realizzata da Crye Precision e come quest’ultima incorpora diverse soluzioni atte a migliorarne la resa in combattimento dell’operatore che la impiega.
Questo tipo di mimetica nasce per incrementare al massimo la mobilità dell’operatore e al contempo fornire un eccellente livello di protezione alle articolazioni (grazie alla presenza di pad protettivi che difendono da traumi violenti ginocchia e gomiti). La parte superiore (combat shirt) è nata con l’intento di favorire il ricircolo dell’aria e mantenere cosi il torso ventilato , un aspetto da non sottovalutare in teatri come quello afgano dove la temperatura supera in tranquillità i 40°\45°c .
- CUTS COMBAT SHIRT
La Platatac CUTS (Cool Under Tactical Shirt) è stata progettata per massimizzare la dissipazione del calore e il ricircolo dell’aria quando si utilizzano dei body armour in ambienti caldi (come ad esempio il teatro medio orientale). Questo è possibile grazie all’utilizzo di un busto in cotone elastico, un tessuto leggero e traspirante che riveste quella parte del corpo a contatto con con i vest balistici. Le maniche (collegate da una fascia che corre dietro le spalle) sono invece realizzate in nylon\cotone ripstop , soluzione che abbina protezione e resistenza all’usura delle parti sensibili come i gomiti.
La principale differenza rispetto ad altri prodotti di questa categoria è la presenza sulle spalle di un particolare inserto in air-mesh che ha lo scopo è aumentare il confort in quella zona del corpo (le spalle) maggiormente sottoposta a stress quando si utilizzano plate carrier o zaini poichè il peso di questi ultimi viene scaricato principalmente sui trapezi.
Le tasche omerali presentano una doppia apertura velcro\zip, soluzione che permette di avere un più rapido e comodo accesso alle tasche. Su di essa inoltre è presente una linguetta in velcro che consente di occultare\disoccultare con semplicità eventuali quadrati IR di identificazione.
Sui gomiti è possibile inserire all’interno delle sedi predisposte dei pad protettivi.
- TAC DAX COMBAT PANTS
Denominati Tac Dax i combat pants realizzati da Platatac si rifanno a livello di design con i ben noti G3 prodotti dalla statunitense Crye Precision anche se differiscono rispetto a questi per una serie di dettagli e per tessuto più spesso.
All’altezza del ginocchio possono essere inseriti i pad a protezione delle articolazioni, come per le gomitiere nel momento in cui non si sente la necessità di utilizzarle basta alzare i flap e utilizzarli come dei semplici pantaloni, a differenza dei combat pants Crye il modello Platatac può contare su un maggior rinforzo di questa parte.
La regolazione orizzontale delle ginocchiere avviene tramite una doppia fascia velcrata situata posteriormente ma al contrario del modello Crye (e relativi cloni) non vi è nessun tipo di regolazione verticale.I pantaloni dispongono di ben 10 tasche (in vita, sul posteriore, sui fianchi, nella parte frontale e nella parte bassa all’altezza del polpaccio) che consentono al pantalone un elevata capacità di carico.
In corrispondenza del del cavallo e attorno alla parte bassa della vita sono stati inseriti degli stretch panel in Schoeller® Nanosphere® per migliorare la mobilità dell’operatore e aumentare il confort durante l’utilizzo.
In vita i pantaloni dispongono di una fascia rinforzata che rende più comodo l’utilizzo di rigger \duty belt.
TEST
La combat suite Platatac si è dimostrata essere un eccellente capo tattico sia a livello di qualità costruttiva che a livello di funzionalità. Il paragone con la G3 Crye è naturale visto che si tratta della stessa tipologia di prodotto.
Rispetto alla controparte americana i pregi su cui può contare sono un tessuto più spesso e resistente, ho notato che i rovi fanno molta più fatica a passare e raggiungere la pelle e quando li si utilizza senza pad offrono un confort migliore dei Crye ad esempio quando si va in appoggio sul ginocchio grazie al flap di maggiore spessore).
La combat shirt ha un maggiore potere traspirante e quando impregnata di sudore si asciuga più velocemente mentre la shirt Crye è più efficace contro il freddo. Parlando di comodità invece entrambe si assestano su livelli eccellenti, con una vestibilità impareggiabile se si ha l’accortezza di scegliere la giusta taglia (fattore fondamentale poichè le combat suite devono vestire attillate per esprimere al meglio le loro qualità).
Nota negativa invece per quanto riguarda le protezioni aggiuntive: i pad offerti da Platatac risultano essere troppo rigidi e non seguono il profilo del ginocchio quando ci si piega.
Questo porta i pad protettivi a essere decentrati non svolgendo il compito per i quali sono stati realizzati, per aggirare in parte il problema il consiglio è utilizzare dei pad diversi come i gen.3 Crye attualmente i migliori in circolazione.
Va ricordato che la produzione di queste combat suite è limitata quindi se siete interessati al prodotto è meglio farla vostra prima che sia troppo tardi. Le uniche note negative sono l’assenza di regolazioni verticale dei pad che limita la precisa regolazione delle protezioni.
Attualmente sono disponibili in 3 diversi varianti : Mandrake, Highlander e Thypon.
TAC DAX : http://emperionstore.com/tac-dax-kryptek-mandrake-special-projects-mkii-platatac-en.html
CUTS : http://emperionstore.com/cuts-kryptek-mandrake-special-projects-platatac.html
2 comments