LBT 1961A LOAD BEARING CHEST RIG
La storia di London Bridge Tactical ha inizio nei primi anni 80′ quando Dough McDouglas realizza presso la sua abitazione di Virginia Beach il suo primo laboratorio. L’obbiettivo che si poneva era ambizioso: realizzare equipaggiamento di elevata qualità made in U.S.A in grado di soddisfare le necessità dei soldati impegnati in prima linea.
Oggi a distanza di quasi 35 anni LBT è diventato un marchio affermato e di riferimento nel settore degli equipaggiamenti militari. Un particolare apprezzamento è stato mostrato dalla comunità delle special force che in questi anni ha impiegato estesamente i prodotti dell’azienda di Virginia Beach.
In passato ci eravamo già occupati di LBT in occasione della prova del plate carrier 6094A (https://eafairsoft.com/lbt-6094a-modular-plate-carrier/). Oggi invece è il turno di un grande classico di questo marchio: il load bearing chest-rig 1961A.
Entrato in servizio all’inizio degli anni 2000, ha fatto il suo esordio operativo nel corso della campagna afgana prima e irachena dopo. Impiegato sopratutto dalle forze speciali della marina statunitense, anche se è passato diverso tempo dalla sua entrata in servizio, questo chest-rig riscuote sempre grande successo. Nonostante abbia subito qualche aggiornamento fa ancora parte della dotazione di unità quali Seal \ DevGru \ Pararescue.
Il motivo è semplice, ed è da ricercare in fattori quali comodità, capacità di carico, ingombro ridotto e buona capacità di scaricare il peso: qualità che ne hanno decretato un successo duraturo nel tempo.
Andiamo ora ad analizzare a fondo questo chest-rig:
Realizzato in cordura 1000D e Mil-Spec nylon webbing la versione da me testata è una delle più recenti (febbraio 2013), è realizzata nel nuovo mimetismo Tan 499 che ha recentemente sostituito il precedente Coyote tan (la nuova tonalità è più vicina al grigio rispetto alla precedente versione che invece virava verso tonalità di marrone\sabbia).
La struttura dell’LBT 1961A è rimasta invariata nel tempo (se vogliamo rappresenta oggi il suo unico vero limite in quanto non dispone di nessuna capacità modulare) ma nonostante il passare degli anni la sua configurazione rimane comunque funzionale.
LBT 1961A è formato da:
- 4 mag pouch (in grado di ospitare fino a 8 caricatori Stanag).
- 2 radio pocket.
- 2 tasche utility grandi.
- 2 pistol mag pouch.
- 2 grenade pouch. (per granate M67).
- Tasca interna dotata di webbing loop e holster per pistola rimovibile.
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MAG POUCH
In totale sul chest sono presenti 4 mag pouch (le singole pouch sono in grado di accogliere 2 caricatori Stanag), ogni tasca è dotata di un doppio sistema di chiusura (velcro\fastex) e al loro interno è presente un sistema di ritenzione elastico.
La tasca porta caricatore centrale destra (quella senza fastex) è dotata di un doppio flap di chiusura che nasconde una ulteriore tasca in grado di alloggiare 2 caricatori per pistola.
Tutte le altre mag pouch hanno integrato in tandem una piccola tasca utility in grado di contenere oggetti o accessori utili quali Multi-tool, forbici mediche, nastro adesivo, bussola ecc.
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UTILITY POUCH
Lateralmente sull’estremità del chest sono presenti 2 tasche utility (dotate di flap rimovibile tramite bottone) abbastanza capienti in grado di accogliere senza problemi sistemi NVG , Battery pack, guanti ecc.
A ogni utility è abbinata in tandem una piccola tasca porta granata (dedicate agli ordigni difensivi M67), la chiusura è affidata alla combinazione velcro\ fastex.
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RADIO POUCH
Dietro a ogni utility pouch è presente una tasca dedicata ad accogliere i sistemi radio MBTR (prc 148 \ prc 152), quest’ultime sono assicurate da un doppio sistema di ritenzione (sia elastico sia tramite fastex). Non di rado queste tasche sono state utilizzate dagli operatori anche come fondina per pistola sopratutto da coloro che non amano particolarmente avere una first line troppo pesante.
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TASCA INTERNA
LBT 1961 dispone internamente di una capiente tasca dotata di loop in nylon che ci consente di stivare mappe,documenti e altri accessori utili (come penne\cyalume\batterie per i sistemi di mira-NVG-flashlight).
La superficie velcrata ci consente di installare al suo interno una holster semi rigida per pistola (fornita con il vest).
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STRUTTURA
Il chest è dotato di spallacci a H, non particolarmente larghi e imbottiti ma che assolvono bene a loro compito scaricando bene il peso senza gravare troppo sulla schiena.
Sull’esterno degli spallacci sono presenti dei loop in nylon utili per fissare il tubo di eventuali sistemi di idratazione oppure le antenne degli apparati MBTR, mentre nella parte centrale sono presenti 2 flap velcrati utili per assicurare il cablaggio di PTT e Headset.
Nella parte posteriore degli spallacci sono presenti 2 fastex che ci consento di fissare al chest in caso di necessità dei backpack dedicati (MBSS backpack).
La regolazione del chest è rapida e intuitiva e avviene per mezzo di fasce in cordura munite di fastex.
LBT 1961A TEST
Ho impiegato questo chest-rig in un ampia varietà di situazioni : dall’allenamento agli eventi di media\lunga durata integrando in caso di necessità dell’equipaggiamento di supporto.
Negli allenamenti, dove la durata dell’impegno di media non supera la 4\5 ore, l’unica aggiunta alla dotazione standard rappresentata dal chest è stata semplicemente una canteen pouch sulla 1st line per avere a disposizione una piccola riserva idrica.
Negli eventi di media durata (12\18 h) ho integrato al 1961 un backpack di ingombro ridotto (nel mio caso la scelta è caduta su un Camelback Mule).
Questa scelta mi ha consentito di avere una buona autonomia in azione, riuscendo a trasportare tutto l’indispensabile (acqua, cibo, munizionamento, capo tecnico di supporto) ma restando al contempo leggero.
Negli eventi di lunga durata (24 h e oltre) si è reso necessario integrare al chest-rig una 3rd line più capiente in grado di contenere il necessario per operazioni di questa durata. Questa scelta consente di avere tutto il materiale di prima necessità nel chest a portata di mano (mag,radio,pistola,navigatore) e di stipare tutto il resto nello zaino.
Quando si ha necessità di effettuare operazioni particolari (come una ricognizione o una D.A su un obbiettivo) basta sganciare la 3rd line (che può essere recuperata in seguito) per essere leggeri e veloci ma avere al contempo tutto l’indispensabile a portata di mano.
In conclusione personalmente non posso che promuovere il chest-rig LBT. Nonostante manchi quella modularità presente su sistemi più moderni, il 1961A è in grado di soddisfare le esigenze basilari di un operatore fornendo una tipologia di carico sufficiente a svolgere buona parte delle situazioni che si possono incontrare sul campo. Se a questo aggiungiamo un peso\ingombro davvero ridotto e una comodità eccellente che non intralcia i movimenti altro non posso che consigliare di dagli un opportunità e di provarlo….vedrete non ne resterete delusi.