PLATATAC CUTS SP
Sono sempre stato un grande sostenitore\utilizzatore delle uniformi in taglio combat prodotte da Crye Precision per via della loro vestibilità, comodità e funzionalità, l’unico particolare che mi ha sempre fatto storcere il naso è la scelta di realizzare il torso delle combat shirt utilizzando del cotone dalla tonalità troppo chiara che altera eccessivamente il fattore mimetico e quindi la sua efficacia.
Questa scelta (ripresa anche da molti altri produttori) deriva dal fatto che normalmente l’operatore indossa sopra di esse body armour\plate carrier che ovviano al problema. In ottica militare il discorso non fa una piega, in quanto in azione gli operatori difficilmente si muovono senza protezioni balistiche (se non in particolari contesti) ma nell’airsoft la questione è un pò diversa essendo quest’ultime assolutamente inutili.
Se siamo chiamati ad affrontare particolari missioni che prevedono lunghi spostamenti appiedati (magari in totale autonomia operativa e quindi impiegando degli zaini, la cui capacità varierà in base alla durata missione) difficilmente la nostra scelta cadrà su un plate carrier quanto più facilmente su un chest rig o comunque su una soluzione incentrata ad avere meno ingombro possibile. Ed è qui che sorge il problema in quanto in buona parte dei chest rig lasciano il petto scoperto e di conseguenza l’efficacia del nostro mimetismo andrà persa proprio a causa del particolare colore neutro della shirt.
A risolvere il mio problema fortunatamente ci ha pensato l’Australiana Platatac con la sua CUTS (Cool Under Tactical Shirt) SP, si tratta di una combat shirt realizzata per l’impiego in climi caldi che riprende il design della controparte Crye Precision con l’aggiunta di alcuni particolari.
La CUTS è stata progettata per favorire il raffreddamento del torso quando si utilizzano Body armour in ambienti caldi grazie all’impiego di un tessuto traspirante che massimizza il flusso dell’aria e la dissipazione di calore.
Il torso è realizzato con un misto di cotone / Elastene mentre il resto della shirt è in cotone rip stop. Sulle spalle è presente un inserto in Air Mesh il cui obbiettivo è aumentare il confort nella zona dei trapezi essendo questa una delle parti maggiormente sottoposte a stress quando si utilizzano plate carrier \ zaini poichè il peso di questi ultimi viene scaricato principalmente su questa parte del corpo.
Le tasche omerali presentano una doppia apertura con velcro\zip, una scelta che permette di disporre di un più rapido e comodo accesso alle tasche, sulla superficie velcrata è presente una linguetta che ci consente di occultare\disoccultare velocemente eventuali quadrati IR di identificazione.
La regolazione della larghezza delle maniche avviene meditante una strip velcrata.
Sui gomiti è possibile inserire all’interno delle sedi predisposte dei pad protettivi (non forniti).
L’unico particolare che non mi ha convinto riguarda l’altezza del colletto che ritengo insufficiente, mi è capitato più volte che la sling del fucile lo “scavalcasse” andando a finire direttamente sul collo e dopo diverse ore lo sfregamento della cinghia sulla pelle ha prodotto un fastidio non trascurabile. Logicamente molto dipende anche dalla combinazione di arma\cinghia utilizzata che accentua o diminuisce il problema, certo è che un colletto leggermente più alto non avrebbe sicuramente guastato.
Al di là di questo particolare la CUTS SP Platatac ha soddisfatto appieno le mie necessità sia di carattere tattico (disponendo finalmente di un loadout full camo) che pratico (la presenza dell’air mesh sulle spalle si fà apprezzare molto quando dovete passare molte ore con gli zaini in spalla). Eccellente il potere traspirante che possiede (superiore a Crye Precision) e la capacità di asciugarsi rapidamente quando impregnata di sudore il che ne fà un ottima scelta nella stagione calda, al contrario con l’abbassarsi delle temperature è consigliabile integrare a essa un onesto capo termico.