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GBLS DAS GDR-416

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Dopo un pò di assenza dovuta al periodo estivo dove solitamente mi faccio un secchiello di cazzi miei, con l’arrivo dell’autunno puntuale come le morroidi ritorna anche il sottoscritto e lo fa proponendovi una recensione rimandata più volte ma che spero sia di vostro gradimento. Parliamo di GBLS DAS e nello specifico del GDR-416 : ultimo modello proposto dall’azienda coreana anche se a onor del vero è di questi giorni la notizia che ben presto vedremo il DAS K2 (per chi non lo conoscesse è il fucile d’assalto standard dell’esercito coreano) che il DAS AKM.

Brian R. Bill

Lanciato sul mercato a fine 2020 il GBLS DAS GDR-16 è  a tutt’oggi una replica su cui è davvero molto difficile mettere le zampe sia perchè la produzione è stata limitata sia perchè il mercato americano ne ha fatto letteralmente man bassa. In europa ne sono arrivati solo una manciata di esemplari ma fortuna vuole sono riuscito ad averne qualcuno per le mani.

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La prima cosa che molti hanno notato è stato sicuramente il prezzo ben più alto rispetto al  GDR-15  (2300 contro 1700 euro), il motivo come vedremo più avanti è dettato dalla dotazione della replica ed in minima parte dall’esclusività del modello. Il GDR-416 è infatti dotato di due BCG completi (bolt carrier group) : uno standard e uno steel BCG (il cui prezzo di mercato attuale è di quasi 500 euro) e di doppio caricatore stanag. Ora non serve essere dei luminari della matematica per capire da dove viene la differenza di prezzo rispetto al GDR-15.

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La versione proposta da GBLS è quella con canna da 10,5″ ed esteticamente si rifa a una delle prime versioni dell’HK416D prodotte da Heckler & Koch. Ovviamente la replica è sprovvista di loghi ufficiali (di propietà di Umarex) e credo non servano spiegazioni su come funzionano queste cose quindi per favore evitate di scrivermi ” la faranno coi loghi ?” perchè la risposta è NO, ne oggi ne mai.

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La dotazione si compone da :

  • Doppio BCG (standard & steel)

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  • Doppio caricatore stanag type da 60bb (con selettore per 30 colpi)

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  • il manuale d’uso (sarebbe cosa buona e giusta che cominciaste a leggerlo una volta tanto).

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  • Una patch brutta come la fame (per 2300 dollari almeno una patch in PVC la si poteva mettere).

Upper & lower sono in alluminio CNC (con finitura al cerakote), possiamo notare i simboli dei selettori tipici della serie HK416 (il leveraggio si rifà invece alle serie più recenti dell’HK416).

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La charging handle adottata invece è quella tipica delle serie piu recenti (A5), a quanto pare c’è stata un pò di confusione in casa GBLS (vi ricordo che sulla piattaforma DAS è possibile comunque installare tutte le aste d’armamento real steel in commercio).

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La pistol grip è una replica della Tango Down BG-17 battle grip.

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Come detto in precedenza l’outer in alluminio è lunga 10,5″ ed è accoppiata a un quad piccatiny rail da 9,5″.  Anche quest’ultimo è realizzato in alluminio CNC e si distingue dalle repliche comunemente in commercio (come ad esempio VFC o Tokyo Marui) per un peso estremamente contenuto.

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Una menzione particolare merita lo spegnifiamma scelto (replica del GoGun super comp) che non centra davvero un beneamato cazzo ma va bhè facciamo finta di nulla.

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Completa la replica una calciatura Crane Mil-Spec (GBLS di conseguenza ricordiamolo monta un buffer tube mil-spec il che vuol dire che se installiamo calciature commerciali queste seppur montando balleranno schifosamente come già accade sui GDR15 con i PTS EPS). **Piccola nota: per far stare batteria e cablaggio nel calcio serve essere campioni mondiali di tetris.

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Come da tradizione GBLS mancano le tacche di mira, ora non che voglia sempre stare a cagare il cazzo ma visto il prezzo sborsato per le repliche in questione potrebbero pure sforzarsi un attimo con la dotazione.

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Esteticamente la replica si presenta bene, completa assenza di giochi tra le parti e una finitura al cerakote fatta bene. Del GDR-416 inizialmente era stata commercializzata una serie limitata in RAL8000 ma personalmente non mi ha mai fatto impazzire (tranne HAO a oggi non ho ancora visto nessuna azienda produrre una replica di questa colorazione fatta come dio comanda) e preferisco di gran lunga questo in flat black.

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MECCANICA

Occupiamoci ora della meccanica ma prima è doveroso una piccola spiegazione del sistema DAS (direct action system). GBLS utilizza una meccanica propietaria che per la prima volta in ambito airsoft ha provato ad fondere il realismo delle GBBR unito all’affidabilità delle AEG.

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Come funziona? presto detto: nel lower troviamo un gear box di ridotte dimensioni (comparabile a quello dei PTW) che lavora in coppia con un normale motore da AEG. Il particolare ingranaggio settoriale ingaggia una cremagliera sul bolt carrier spingendolo indietro all’interno del buffer tube.  Durante lo spostamento all’indietro il gruppo aria all’interno del bolt carrier viene caricato (come avviene sui bolt action) e succesivamente avanzando il BCG incamera il pallino nella camera hop up. Nel momento in cui premiamo il grilletto il pistone all’interno del BCG viene rilasciato “pompando” l’aria nel cilindro e il pallino viene quindi sparato.

GBLS-DAS

Grazie a questo sistema ingegnoso GBLS ha permesso di avere le migliori feature tipiche dei gas blow back (realismo del ciclo di fuoco, recoil realistico , fine colpi con hold open, scatto DAVVERO assimilabile al real steel) senza le limitazioni tipiche del gas (prestazioni a basse temperature, alto stress della meccanica, affidabilità dei componenti standard).

Il gear box è un alluminio CNC con 6 boccole in acciaio dedicate.

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La terna ingranaggi è formata da un conico, un centrale e da un particolare settoriale composto da due corone che lavorano in maniera indipendente (una che si interfaccia con l’ingranaggio centrale e una con la cremagliera del BCG).

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Il trigger lavora di concerto con il sear operator (che è la parte che sgancia il pistone). Una delle caratteristiche che apprezzo maggiormente nel DAS è proprio il sistema di scatto che è forse la cosa che più si avvicina a quello di una vera arma da fuoco. Sebbene i GBBR utilizzano un sistema di scatto quasi identico ai veri fucili nella pratica il peso di sgancio dello scatto è sempre molto contenuto (nei migliori casi è 1 kg e quindi assimilabile agli scatti match per tiro dinamico ma ben lontani dal peso di scatto delle armi militari). Nel caso del DAS  il peso di scatto è di 3,4 kg ed è quindi paragonabile a quello di un normale AR15 militare (che solitamente è di 3,3 kg).

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Nel GBLS DAS l’elettronica è davvero molto semplice e si compone da un semplice mosfet (alloggiato all’esterno delle shell del gear box) e da due switch (uno che si occupa del fine colpi e uno per il reset della meccanica). L’elettronica è completamente waterproof quindi non teme acqua e umidità e ha dimostrato di poter lavorare tranquillamente anche completamente immersa nell’acqua.

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Il motore è un 30.000 RPM con magneti al neodimio, di fatto è un normale motore da AEG ma con un albero di trasmissione molto piu lungo dello standard. Non so se mi ci giocherei i coglioni ma dopo averlo smontato tutto ed averne analizzato i componenti direi che il produttore è la taiwanese Tienly motor (da sempre garanzia di qualità). Il motore utilizza dei carboncini maggiorati non compatibili con quelli dei motori tradizionali AEG.

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Il GDR-416 è equipaggiato con i BCG di nuova generazione, questi differiscono in alcuni particolari rispetto al passato:

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  • Nuovo design del carrier guide (SX new gen\DX old gen).

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  • Nuovo design dell’unghia estrattrice di misura ridotta, per minimizzare il contatto coi mag lip in fase di armamento (DX new gen\SX old gen).

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  • Nuovo design del BCG bumper.

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  • per quanto riguarda il solo steel BCG c’è stato un alleggerimento del corpo principale.

L’unita aria inserita all’interno del BCG è formata da un pistone, molla e relativo guidamolla.

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La camera hop-up è in alluminio CNC e finalmente nel caso del GDR-416 troviamo un hop arms type B al posto del tristemente noto type A con pressore fisso comunemente presente sui GDR-15.

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L’inner barrel è in acciaio con diametro interno di 6,05 mm e fa coppia con un gommino hop-up marui type da 75°.

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SHOOT TEST

  • caricatore GBLS stanag low-cap 60 bb.
  • pallini Nimrod tactical 0,32 g.
  • batteria TITAN 11,1 x 3000 mha 15c.
  • distanza dal bersaglio 30 metri , outdoor.
  • potenza rilevata 1,04 joule

SEMI-AUTO 10 shoot

ff

FULL-AUTO 30 shoot (4 miss)

dd

CONCLUSIONI

Parliamoci chiaro io adoro i GBLS, i motivi? Affidabilità, elevata qualità dei materiali e assemblaggi FINALMENTE fatti come si deve. Certo una qualità che si paga eccome ma per una stracazzo di volta si compra una replica che non è stata costruita pensando al risparmio e non è stata assemblata tra una ciotola di riso e l’altra. Lavoro su questo brand da un paio di anni e non mi è ancora successo di imbattermi in replica andate in frantumi per un motivo o per l’altro (ad eccezzioni di alcuni pochi casi imputabili a una pessima gestione da parte del propietario).

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Ho aperto una ventina di esemplari di GDR15 da quando ci lavoro e non ho mai dovuto aggiungere un singolo spessore agli ingranaggi segno che in fase di montaggio il lavoro è stata fatto con attenzione.

  • Se viene utilizzata la tipologia di batteria corretta.
  • Se la replica viene gestita correttamente (azzerando la meccanica quando si cambia la batteria o la si ripone a fine uso)
  • Se non si pastrugna con i dynamic recoil abbinati agli steel BCG il DAS
  • Se si utilizzano pallini di qualità .

Potete dormire sonni tranquilli perchè il GBLS non vi darà noia alcuna. Ci sono solo delle operazioni da fare periodicamente per verificare che la replica lavori bene ma si tratta di cose semplici e veloci da fare.

  • verificare il serraggio dell’air nozzle (con l’apposita chiave dedicata).

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  • verificare se ci sono residui di pallini nella corona del BCG o all’interno del gruppo cilindro (e nel caso effettuare la pulizia).

Quindi solo lodi? nessun aspetto negativo? in realtà no.

La mia opinione personale è che GBLS potrebbe impiegare un gommino hop-up più efficente rispetto a quello attualmente montato. Certo la scelta di utilizzare un gommino con mescola cosi dura è dettata dal fatto che normalmente questa replica è destinata a mercati dove la potenza media consentita varia dal 1,3 all’1,7 joule ma per noi italiani si rivela una scelta discutibile. Al joule la mescola utilzzata è semplicemente troppo dura e le prestazioni che si ottengono non rendono giustizia all’investimento fatto (sopratutto alla luce di cosa è possibile ottenere con sistemi più indicati alle nostre potenze). Per un breve periodo GBLS ha distribuito dei modelli equipaggiati con R\HOP Elvish Tac e canna Lambda che restituivano dei risultati balistici di livello decisamente superiore all’attuale soluzione ma putroppo non è durata a lungo (immagino per questioni di costi).

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Il mio consiglio è di intervenire proprio su questo componente per rendere giustizia a queste repliche e far si che possano esprimersi al meglio delle potenzialità (io ho ottenuto risultati entusiasmanti con l’eccellente R\hop Psionic e inner Poseidon\Orga che abbinati a pallini 0,40 danno modo al DAS di esprimersi ai massimi livelli balistici).

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Discorso recoil : il GBLS DAS produce con il BCG stock un recoil di poco superiore a un Marui SRE. Aumentare il recoil è possibile percorrendo due vie diverse:

  • utilizzare uno steel BCG (che naturalemente stressa di più la meccanica)
  • utilizzare uno dei due diversi Dynamic Recoil System (il più leggero TYPE A o il più pesante TYPE B).

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Personalmente vi sconsiglio di abbinare lo steel BCG e i diversi Dynamic Recoil System se non volete frollare la meccanica (ma ho visto che tanti da quell’orecchio non ci sentono salvo poi piangere lacrime amare).

In definitiva se siate amanti del gioco simulativo e vi piace maneggiare le repliche in modo realistico il DAS è sicuramente la replica che fa per voi poichè vi regalerà belle soddisfazioni e non vi farà rimpiangere la cariola di euri che avete immolato per il suo acquisto.