OMON BASTION \ OMON GRAD
Impression e testo realizzato da Alessandro Saponaro
OMON BASTION \ OMON GRAD
Col termine OMON (dal russo: Отряд Мобильный Особого Назначения, Otrjad Mobilnii Osobogo Naznačenija, “Unità Mobile di Intervento Speciale”, e precedentemente Otryad Militsii Osobogo Naznacheniya, Unità Speciale della Milizia) si va ad indicare un raggruppamento di ex unità speciali antiterrorismo (ma come vedremo dagli svariati compiti) della polizia russa dipendenti dal Ministero dell’Interno della Federazione Russa e, in passato dell’Unione Sovietica.
Con la creazione del Servizio Federale delle Truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa o Rosgvardia nel 2016, questo corpo speciale è stato fuso con altri reparti simili come SOBR e Truppe Interne (MVD) in un unico grande servizio, tagliando sostanzialmente le spese logistiche e investendole in equipaggiamento più moderno e addestramento più specializzato.
Una riorganizzazione strutturale che però non ha realmente inciso sull’anima dell’OMON, i cui appartenenti restano fieramente fedeli alla storia del reparto, che mantiene ad oggi, a tutti gli effetti, tanto da denominazione quanto la sostanza. Il motto dell’OMON è “Noi non conosciamo pietà e non ne chiediamo”, e forse più di ogni altro reparto gli operatori sono addestrati ad una obbedienza quasi cieca agli ordini.
Tale caratteristica è fortemente enfatizzata, essendo l’OMON spesso dispiegata in contesti antiterrorismo, o di mantenimento dell’ordine pubblico in contesti di sommossa, e dovendo aver quindi a che fare con la popolazione civile o con rivoltosi ben inseriti nel tessuto sociale.
I frutti di questo condizionamento sono stati particolarmente enfatizzati durante i conflitti ceceni (1994-1996 e 1999-2009), dove i compiti iniziali “generici” di polizia dell’OMON si sono evoluti nel mantenimento di una presenza militare effettiva sul territorio, nella prevenzione e contrasto al terrorismo, fino a toccare liberazione di ostaggi, arresti ad alto rischio, eliminazione di bersagli di alto profilo ecc, competenze solitamente riservate al Servizio Federale (FSB), spetsnaz a tutti gli effetti, spesso meglio addestrati ed equipaggiati.
A ben vedere tuttavia lo stesso OMON apparterebbe alla definizione ampiamente abusata di “spetsnaz”, considerata l’adesione su base volontaria al reparto di personale con almeno 2 anni di anzianità e solo dopo un severo test fisico e psicoattitudinale, fregiandosi alla fine di basco nero con fregio e, notizia che riempirà di autentico piacere i fan della cosa, celebre maglia Tel’njaška, con righe di colore rosso.
L’origine dell’OMON si fa risalire al 1979 all’avvento Olimpiadi di Mosca al fine di scongiurare crisi e attacchi terroristici come la strage delle Olimpiadi di Monaco nel 1972. I membri dell’OMON sono addestrati specificatamente nel combattimento CQB e di room clearing (operazioni effettuate con qualsiasi mezzo, dallo sfondamento con mezzi corazzati, all’uso di scudi balistici, al rappelling estremo), e alla fine del percorso hanno maturato altissimi livelli di competenza nel combattimento a mani nude, con equipaggiamento antisommossa e less-than-lethal e armi di piccolo calibro (fucili di assalto, shotgun, SMG, pistole, LMG e fucili di precisione).
Va comunque specificato che lanciagranate, lanciarazzi portatili e dispositivi di demolizione controllata sono altrettanto contemplati, e collaborando in stretto contatto con le unità “sorelle” dell’MVD hanno virtualmente accesso ad ogni mezzo o pezzo di equipaggiamento necessario.li OMON godono, per il loro compito spesso repressivo, di una certa fama nei ranghi delle forze armate della Federazione, e non è raro che vengano definiti “Cani” o “Porci”, probabilmente mai di fronte a loro.
Tuttavia sono anche noti come “MILIZIA” (nome mantenuto dai primordi), oppure “Berretti Neri” o “Soldati Azzurri”. Benchè virtualmente possano usare qualsiasi mimetica alla bisogna, e siano unificati all’MVD nell’adozione dell’ATACS FG come colorazione ufficiale, solitamente indossano uniformi nere, oppure la famosa Kamish (una forma di tigerstripe) in colorazione blu/urban, e di recente varianti ATACS sempre in sfumature blu.
Un florilegio di uniformi è apparso durante i vari conflitti in cui hanno partecipato, dalle KKO Amoeba urban o boschife, alle Rastr, alle VSR, alle bellissime ed efficacissime SMK Talij Sneg (neve sciolta) o Oreh (noce, boschive), ecc. Reparti OMON sono distaccati in ogni distretto, e le metropoli più importanti posseggono a loro volta specifiche squadre, collaborando strettamente con le forze di polizia, antidroga, federali ect.
Ad oggi si stima che l’OMON abbia un organico di circa 20’000 unità, 2’000 delle quali nella sola Mosca.
Il loadout qui proposto si ispira alle unità OMON BASTION di San Pietroburgo e OMON GRAD di Kaliningrad, apparse, specie l’ultima, in diversi photoshoot a cura di Igor Rupec.
KITLIST
FIRST LINE – Uniforme ANA early 2000 NOCH-91 in Kamish Urban – Balaclava 1-hole nero senza nome, fire retardant – Guanti in pelle con liner in Kevlar di produzione russa ignota, con nocche rinforzate – Anfibi d’assalto urbani Byteks Cobra, una copia dei Crispi Sahara, più che accettabile – Ginocchiere ALTA – Parabracci da set di protezioni OMON
SECOND LINE – Kora MK OMON Body armor, full plated, con tasche integrate (porta granata, porta pistol mag, fondina per seconmdaria, caricatore primaria, portaradio e micro utility posteriore orizzontale) – cintura rigida del set OMON/POLICE con tasca portamanette, porta petterspray e anello per sfollagente (alle mie spalle, non visibili). Si compone di una parte frontale e una posteriore, chiuse da bande velcrate sui lati e tensionate da una cintura che attraversa alcuni passanti e scorre sotto la tasca porta mag primaria. Una soluzione a mio parere leggermente scomoda, dato il grosso fastex, ma sicuramente non pensata per una regolazione “in action” – tasca dropleg SRVV per antigas con maschera GP7v
SHMS HEAD & COMMS – PSh-97 Jetta Helmet, elmetto antisommossa, non balistico, con visiera e paracollo (antitaglio) – Motorola radio (non funzionante, ma coerente col set)
WEAPONS – *PP-19-01 “Vityaz” SN(con rail inferiore B21, Calcio PT-1, torcia Klesh 2P su mount B9 M, e MeproLight M21 QD reflex replica) – *Makarov PM (nella fondina sul BA) – Sfollagente, russo, dal set Police – Scudo antisommossa OMON (realizzato in duralluminio con alcune proprietà balistiche, come il materiale dell’elmetto RYS-A: in teoria dovrebbe resistere a colpi di piccolo calibro e shotgun birdshots)