Etichettato: micro dot

WE GLOCK 19X MOS

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Dopo un lungo periodo di assenza da queste pagine torniamo ad occuparci di WE in occasione del lancio della nuova Glock 19x MOS GBB. Recentemente ci sono state un pò di novità nella storica azienda taiwanese, l’arrivo del figlio dello storico propietario in organico ha portato WE a migliorare molto sia sotto l’aspetto tecnico sia e sopratutto sotto l’aspetto promozionale.

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Questa G19X MOS funge da apripista per questo nuovo percorso aziendale e se queste sono le premesse c’è da ben sperare per il futuro.

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La prima grossa sorpresa la si ha appena aperta la scatola, lascia sicuramente impressionati  infatti il numero di accessori inclusi e non posso che fare un plauso a WE per questa scelta controcorrente.

La dotazione comprende :

  • 4 diversi tipi di mount per micro-dot che assicurare una larga compatibilità coi vari device in commercio (trijicon, vortex e compagnia).
  • un set di tacche di mira opzionali con inserti al trizio.
  • un set di viti di varie lunghezza per i microdot
  • 3 back-strap di differente misura
  • gancio removibile per lanyard.

La Glock 19x MOS (abbreviazione che sta per “ Modular Optic System” ed indica che le pistole di questa serie sono dotate di un sistema di montaggio rapido che permette di installare i micro-dot a punto rosso direttamente sullo slide.

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Come detto in precendenza grazie ai 4 diversi tipi di mount forniti potrete facilmente installare il vostro device preferito semplicemente togliendo la cover e montando il mount\micro dot scelto.

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La 19x MOS è un evoluzione della piattaforma 19x , una crossover che combina il fusto di una Glock 17 gen.5 con il carrello e la canna di una 19 gen.5

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Il carrello si differenzia da quello della 19x per la presenza di fresatura di presa sulla parte frontale atte a migliorare il grip nella fase di armamento (identico a quello della Glock 45) e come in tutte le gen.5 salta subito all’occhio la rastrematura della parte anteriore del carrello per favorire l’inserimento dell’arma in fondina.

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Le tacche di mira standard hanno i riferimenti in bianco per il tiro in scarsa condizione di luce, nella dotazione sono comprese anche un altra tipologia di tacche di mira dotate di inserti al trizio.

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Il design del fusto torna a essere simile a  quello delle prime generazioni di Glock, sono stati infatti eliminati i finger grooves sull’impugnatura mentre notiamo alla base del fusto la mancanza dello sguscio anteriore che facilità l’estrazione del caricatore durante i malfunzionamenti dell’arma.

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La Glock 19x MOS è dotata di leva dell’hold open ambi-destra e anche lo sgancio caricatore è reversibile, particolare che farà la gioia dei tiratori mancini.

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Alla base del fusto è possibile installare un attacco per il lanyard.

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I dorsalini di vario spessore aiuteranno a trovare un grip ottimale per ogni tiratore.

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Il caricatore è quello classico della G17 con capacità nominale di 25bb, input e outpout valve sono le classiche we di ultima genarazione

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MECCANICA

Con la G19X MOS abbiamo un cambiamento all’interno dello standard meccanico WE, non è propiamente una nuova meccanica (gruppo scatto e  gruppo canna\hop sono gli stessi di sempre) ma ci sono delle novità per quanto riguarda nozzle\housing e recoil spring\spring guide.

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Il sistema adottato si discosta da quello usato in precedenza (derivato da Marui) impiegando invece una soluzione simile a quella GHK di prossima uscita. Il nozzle è un corpo unico con bumper integrato e lavora con una molla che lo collega alla base dell’housing. Niente più piccole molle sul lato che lavorano in compressione ma una singola molla al centro più dura che garantisce un ciclo meccanico più efficente e meno soggetto a malfunzionamenti derivati dall’eccesso di lubrificante\sporcizia e dall’alterarsi dell’elasticità della molla.

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nozzle vecchia generazione (SX) nozzle nuova generazione (DX)

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Paragonata alla meccanica di vecchia generazione la differenza che salta subito all’occhio (crono alla mano) è uno scarto minore di potenza tra i vari tiri e quindi una maggiore ripetibilità. Da segnalarsi anche un minor consumo di gas generale e una minor propensione al cooldown (sono curioso di vedere come si comporta coi climi più freddi, la precedente generazione lavorava ancora dignitosamente sotto i 5° gradi se alimentata con un buon gas).

Nota di merito anche per la nuova recoil spring che equipaggia la replica che si è rivelata essere particolarmente efficace fornendo cicli di apertura\chiusura precisi e veloci senza mai l’ombra di un rallentamento.

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L’outer è realizzata in zama e dispone del vivo di volata filettato.

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Il gruppo canna\hop up è sempre il medesimo da 6 anni a questa parte e a riguardo credo di avere già scritto\detto abbastanza :  si limita a fare il suo lavoro ma siamo lontani dall’eccellenza di alcune proposte third party.

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Certo personalmente auspico che per il futuro WE intervenga anche sotto questo aspetto magari aggiornando le repliche con qualche standard più performante (qualcuno ha detto flat hop\r-hop?).

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Nessuna novità neanche per il gruppo scatto che rimane identico a prima, non che questo sia un male in quanto il gruppo scatto WE si è sempre dimostrato affidabile e duraturo nel tempo (considerando che è interamente realizzato in zama evitate di usare gas troppo spinti con pressione superiore a 180 PSI, vedrete la vostra pistola ve ne sarà grata). Lo scatto come da tradizione WE è un pò pastoso, ma una volta che ci si fa l’abitudine non ci saranni problemi nel doppiare velocemente i colpi.

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SHOOT TEST

Potenza massima rilevata : 0,99 joule

Potenza minima rilevata : 0,95 joule

Note sul test:

  • pallini Airsoft Surgeon 0,28
  • gas Nimrod Red
  • distanza 10 metri.
  • 10 tiri per sagoma
  • temperatura 25°

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CONCLUSIONI

WE ha fatto senza dubbio un buon lavoro con questa G19X MOS, una pistola ben realizzata (con una più che buona sensazione di solidità e la quasi totalità di assenza di giochi) , affidabile e ben assemblata che sicuramente vale i soldi che costa (e per una volta non sono nemmeno troppi). Le novità meccaniche apportate seppur non epocali hanno però raggiunto l’obbiettivo di migliorare la resa generale della replica e credo che alla fine sia quello che conti veramente. Certo come tutte le pistole stock non vi farà gridare al miracolo balisticamente parlando ma i vari contender sono più o meno tutti li (da VFC a KJW passando per KWA e Marui) con la differenza che qualcuno di questi brand vi scuce diversi euro in più per l’acquisto senza darvi però qualcosa indietro di tangibile che non siano solo dei loghi.

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Se cercate una secondaria e non volete investire un rene perchè usate poco la pistola :

è una buona scelta

Se cercate una secondaria da usare of the box che faccia bene il suo lavoro con la riserva un giorno di fare un piccolo upgrade :

è una buona scelta

Se cagate euri dal culo e volete fare una custom super prestazionale

è una buona scelta

comunque la guardate è una buona scelta

La trovate QUI