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VFC AVALON SAMURAI EDGE

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I Samurai erano guerrieri dell’antico Giappone abilissimi nell’uso della katana che trascorrevano la loro esistenza seguendo un rigido codice d’onore: il bushido (la via del guerriero). Combattenti formidabili, coraggiosi e leali, perseguivano i loro obbiettivi senza temere nulla tantomeno la morte

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Vega Force Company ha deciso di utilizzare questa figura storica che nell’immaginario collettivo rappresenta il guerriero perfetto come ispirazione per la sua ultima fatica : l’Avalon Samurai Edge (letteralemente la lama del samurai).

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VFC con questa replica ha provato a cambiare un pò le carte in tavola mettendo sul piatto una meccanica aggiornata ai nuovi standard che si sono andati via via delineando negli ultimi anni. Di fatto ha provato a fornire all’utente finale una serie di soluzioni che solitamente ritroviamo sui fucili custom ma che difficilmente sono presenti sulle repliche stock.

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Uscita sul mercato lo scorso autunno e oggi disponibile in due differenti versioni : standard (con canna da 14,5″) e CQB (con canna da 10,5) la replica ha un corredo basico che comprende oltre a un caricatore monofilare le istruzioni per la programmazione dell’ECS (elettronic control system) e un pin in plastica con l’immagine di un samurai che potete installare sul lato sinistro del receiver (ma non vi lamentate se poi però dal nulla cominciate a sanguinare dagli occhi come le “magiche” madonnine italiche).

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Come da tradizione Avalon esteticamente siamo sempre ai massimi livelli per quanto riguarda materiali,finiture e assemblaggio. Sotto questo aspetto VFC ha ben pochi rivali. Entrambe le versione hanno un peso contenuto (2.5 kg il cqb , 2.6 kg il carbine)

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Il receiver ha un design propietario che si discosta un pò dal classico M4. Personalmente mi piace parecchio perchè ha un look moderno senza però snaturare troppo le forme originali.

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Il trigguard guard maggiorato è integrato nel receiver e fa coppia con un vistoso speed trigger rosso Crusader.

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Tutti i comandi sono ambi-destri (selettore di fuoco e sgancio caricatore) ad eccezzione del  bolt catch (ma visto che si parla di un ASG elettrica è un particolare di poco conto non avendo di fatto nessuna funzione utile).

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L’impugnatura impiegata è una VFC QRS in polimero che fornisce un eccellente e comodo grip anche in situazioni difficili grazie alla sua superficie texturizzata

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Nella parte frontale troviamo un rail M-LOK in alluminio da 13″ molto leggero che contribuisce all’ottimo bilanciamento del fucile. Alla base del rail su entrambi i lati è presente una sede per installare un gancio cinghia QD .

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Lo spegnifiamma utilizzato è di tipo bird-cage.

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Come sistema di puntamento primario ci si affida a una coppia di mire metalliche KAC Micro BUIS flip-up.

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La fluted outer barrel è divisa in due pezzi (vi consiglio di tenere d’occhio i due grani che fissano l’outer alla base e se vi capita non sarebbe una cattiva idea mettere un goccio di frena filetti rosso).

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Particolare del gas block con design propietario.

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Il calcio impiegato è un QRS stock, si tratta di una calciatura in grado di ospitare una buona varietà di batterie al suo interno ed è inoltre possibile installare alla base dei ganci cinghia QD.

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Il caricatore fornito è il classico VFC QRS monofilare da 120BB.

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MECCANICA

Il Samurai Edge impiega un gear box VFC v2.2  dotato di boccole da 8mm su cuscinetti con guida molla a sgancio rapido, feature che facilità la manutenzione ordinaria e ci dà la possibilità qualora ne avessimo bisogno di effettuare rapidi cambi di molla senza dover smontare completamente la meccanica.

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Su buona parte degli esemplari che circolano sul nostro territorio è montata la pessima molla VFC M90, da sempre uno dei punti deboli delle repliche Vega Force Company (che ha causato a un buon numero di possessori mal di pancia dovuti a semi-auto che funzionano male, riagganci anche con batterie non particolarmente spinte e incostanze nelle misurazioni). Fortunamente sembra che almeno sugli ultimi esemplari che mi sono capitati sotto mano si siano decisi a impiegare un nuovo tipo di molla (che non è di sicuro al pari delle molle più performanti sul mercato ma non è neanche l’oscenità di prima).

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La terna impiegata è la classica serie H con rapporto 18.1. Nota positiva per quanto riguardo lo spessoramento di serie, sui 3\4 samurai a cui ho messo mano l’ho trovato più che discreto.

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Gruppo aria standard VFC di ultima generazione. Non credo ci sia molto da dire ormai lo conoscono anche i sassi, certo non sarebbe una cattiva idea se VFC si decidesse a montare dei pistoni con cremagliera in metallo a 14 denti (visto che ormai diverse aziende molto meno blasonate lo fanno già da tempo) il che garantirebbe un affidabilità nel tempo senz’altro maggiore e un più ampio margine di sopravvivenza della meccanica quando finisce in mano ai principianti.

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Il Samurai Edge al posto del tradizionale gruppo lamellare impiega il sistema DFCS (Digital Fire Control System), si tratta di un unità di controllo ottico-elettronico del tiro che abbinata al motore high-torque ci consente di avere una reattività di tiro ben superiore allo standard.  Il DFCS impiega due sensori ottici per rilevare la posizione del settoriale e gestire il ciclo di fuoco (lo stesso sistema impiegato dalla ben più famosa TITAN di Gate)

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Certo non possiamo paragonare il DFCS a elettroniche drop-in come la TITAN, essendo quest’ultima molto più avanzata sia come tecnologia costruttiva sia come numero di funzioni disponibili ma lo scopo di VFC non è quella di realizzare un clone.

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Il DFCS Avalon dispone di poche basiche funzioni :

  • 3rd burst programmabile (raffica controllata a 3 colpi)
  • riconoscimento del tipo di batteria impiegata
  • pre-cocking
  • piston reset.
  • low voltage alarm

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L’unica nota negativa riguarda il sistema di fissaggio\isolamento della scheda alle placche del gear box, ci si poteva impegnare a usare degli shim isolanti al posto di un triste e poco funzionale oring.

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Il fusibile è alloggiato nel buffer tube

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Come accennato in precedenza anche il comparto motore è stato rivisto, addio finalmente allo spompato motore 25k VFC in favore del nuovo High Torque 35K nominali (VFC Cyclone). Motore con una ben più spiccata reattività e dei consumi abbastanza nella norma.

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Arriviamo adesso al pezzo forte del Samurai Edge ovvero il gruppo inner barrel \hop up. Questa volta VFC ha fatto le cose per bene e ha chiamato al suo servizio una delle migliori aziende nel campo degli upgrade : Maple Leaf (di cui non credo servano presentazioni).

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La combinazione di flat hop up Macaron + tensioner Omega  + canna di precisione Maple in acciaio da 6,04 mm fa molto bene il suo lavoro (impietoso sarebbe un confronto con il vecchio standard vfc). Ecco se vogliamo dirla tutta, noi italiani come al solito la prendiamo sempre un pò nel culo. Il gommino installato di serie è un 70° gradi (adatto per potenze sopra l’1,4 joule) e non è il massimo per le nostre potenze (l’ideale sarebbe stato un 50°). Impiegando però un buon pallino e sopratutto il giusto peso (vi ricordo parliamo di flat hop-up quindi niente pallini 0,20\0,23\0,25 se volete che il sistema funzioni a dovere) si riescono a stappare dei buoni risultati.

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SHOOT TEST

  • caricatore VFC QRS mid-cap 120 bb.
  • pallini Airsoft Surgeon 0,30.
  • batteria LIFE 9,9 AB Batteries 1000 mha 20c.
  • distanza dal bersaglio 30 metri , outdoor.

SEMI AUTO (10 SHOOT)

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FULL AUTO (30 SHOOT \ 2 MISS)

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CONCLUSIONI

Da quando Vega aveva annunciato il Samurai Edge (MOA Show 2018) in me la curiosità per questa replica è cresciuta esponenzialmente. Per la prima volta un azienda big si è decisa a realizzare una replica dotata di una meccanica  con una serie di caratteristiche che di solito si possono rintracciare solo su realizzazioni custom (elettroniche di controllo del tiro, motori ad altre prestazioni, canne di precisione di qualità e sopratutto moderni sistemi hop-up) ovviamente a tutto vantaggio dell’utente finale che per una volta si trova nella condizione di avere un fucile con delle perfomance decisamente sopra la media.

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A conti fatti Vega ha mantenuto la promessa, il Samurai Edge ha alzato lo standard qualitativo dell’azienda e volente o no le altre realtà commerciali si dovranno adattare se non vorranno rimanere indietro (e vi assicuro che a breve potrete vedere altri che han seguito l’esempio).  Chi deciderà di investire i soldi in questa piattaforma difficilmente resterà deluso poichè di fatto ci sono stati solo miglioramenti nella proposta VFC.

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Quindi niente aspetti negativi? non proprio , o meglio sono particolari che non per tutti rivestono la stessa importanza. Personalmente avrei optato per una molla più performante (in grado di esaltare meglio le caratteristiche di reattività), una corsa del trigger minore (il design degli speed trigger crusader è una mezza chiavica) e l’aggiunta di uno sling plate (di cui si sente la mancanza). Si tratta però di aspetti facilmente risolvibili con pochi euro e che non minano la validità del progetto.

sd

Il Samurai Edge è davvero un ottima replica in grado di soddisfare tanto chi cerca un fucile ready to play senza doverci mettere mano per forza subito tanto gli smaliziati alla ricerca di buone basi per i custom.

sdr