WE M4 MK.I GbbR Emperion Custom Work

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Per gli amanti della simulazione più spinta le GBBR rappresentano senza dubbio la miglior scelta quando si parla di adottare una replica: gestione e funzionamento
molto simile alla controparte reale, munizionamento limitato a 30 colpi, peso di replica e caricatore verosimile, insomma c’è tutto quello che serve per restituire un minimo del feeling dell’arma a cui si ispira.

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Per quale motivo quindi questa tipologia di repliche non ha avuto una diffusione pari alle sue cugine elettriche ed è sempre stata considerata come un genere di nicchia? (in particolar modo nel vecchio continente).

Semplice:

  • al di là dei bei discorsi sulla simulazione una larga fetta di airsoft player suda freddo quando sente parlare di monofilari da 120 bb, figuriamoci quando si parla di 30 dove la gestione del munizionamento diventa un fattore di primaria importanza tanto quanto il saper mirare e di conseguenza usare gli organi di mira (utilizzandola prevalentemente in semi-auto non ci sono scie bianche con cui “aggiustare” il tiro).
  • Il non poter utilizzare le GBBR tutto l’anno,quando si scende sotto i 10°C buona parte delle repliche entra in crisi , si tratta di un evento normale in quanto è limite intrinseco del propellente sotto cui fatica ad espandersi (la differenza a queste temperature è una combinazione di qualità del gas, qualità dei caricatori, tipologia di pesi in movimento).
  • Molte repliche immesse sul mercato (sopratutto agli inizi) erano\sono tutt’altro che user-friendly ,necessitano di precise messe a punto per funzionare a dovere e di conseguenza anche un minimo di capacità tecnica.
  • Non sono repliche adatte a tutti i tipi di gioco, sopratutto per chi divertimento fa rima con svuotare decine di caricatori. Sono repliche nate per simulare la loro controparte reale, quindi coloro i quali sono più legati a un gioco simulativo sapranno apprezzarne maggiormente le qualità.

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Nel corso del tempo ho visto puntare il dito un numero spropositato di volte contro le repliche a gas: sono over, si rompono, non funzionano bene e via di questo
passo; certo è innegabile che siano repliche diverse da gestire rispetto a una elettrica ma è anche vero che una discreta parte dei problemi a cui si fa riferimento sono solamente causa di una gestione\manutenzione errata che porta poi inevitabilmente al sorgere di problemi ben più seri.

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Troppo spesso ci si dimentica che la quasi totalità delle repliche airsoft sono progettate e realizzate tra Taiwan\Hong Kong e Cina (più una piccola percentuale in Giappone), località che godono di un clima completamente differente da quello europeo o nord americano, motivo per cui determinate problematiche (una su tutte il cool down) semplicemente non si verificano mai o non con la stessa frequenza rispetto ad altre latitudini dove invece rappresentano un grosso limite. Questo non vuol dire che le GBBR non possono funzionare se non in oriente ma che in base a dove questa sarà utilizzata dovrà avere un settaggio diverso delle sue componenti.

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La potenza è un altro problema con cui fare i conti, specialmente in paesi come l’italia dove il limite è solo di un joule bisogna considerare che muovere determinati
tipi di meccaniche (sopratutto quelle dotate di pesanti bolt carrier\loading nozzle in acciaio) non è per niente semplice e lo spettro del malfunzionamento è dietro l’angolo.
Nel corso del tempo ho avuto la possibilità di provare un gran numero di GBBR e potermi quindi fare un’ idea abbastanza chiara dei pro e contro delle varie proposte sul mercato, è mia personale convinzione che ci sono repliche adatte a tutti i mercati e repliche invece che su determinati mercati hanno dei limiti di utilizzo ben preciso ed è per questo motivo che ho deciso di mettere a punto una versione di GBBR pensata per il mercato italiano in grado di funzionare correttamente fin quando è tecnicamente possibile (ossia fino a che determinate temperature non obblighino a riporlo).
Certo anche in questo caso vanno fatte le dovute distinzioni: chi abita nelle isole o in zone dell’italia non sottoposte a temperature particolarmente rigide
(con inverni miti dove il termometro scendo di rado sotto ai 10 gradi) non avrà grossi problemi a utilizzare repliche a gas anche nella stagione fredda, mentre chi
come il sottoscritto a novembre si trova gia intorno ai 5 gradi e nei mesi più freddi il termometro è stabile sotto lo zero non ha altre scelte se non mettere in letargo la propria gbbr in favore dell’elettrico.

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La piattaforma scelta per la nostra GBBR Custom Series è stata la serie Colt WE Open Bolt, il motivo è che ritengo il sistema WE affidabile,semplice,economico,con una vasta scelta di ricambi e upgrade e sopratutto adatto non tanto a chi è nuovo nel mondo delle GBBR quanto a chi è gia dotato di un buon bagaglio tecnico nella gestione delle repliche a gas.

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Andiamo ad esaminare nel dettaglio ora il progetto alla base della Emperion MK.I gbbr custom work series.

Due sono i modelli proposti:

  • l’M4A1 Carbine (canna da 14,5″)

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  • M4 CQBR (canna da 10,5″).

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La dotazione base comprende :

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  • caricatore.
  • BBloader.
  • Istruzioni per l’uso e la manutenzione in lingua inglese\italiana (redatto da Emperion Store).
  • Esploso della replica.

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Esteticamente sono identici alla controparte WE originale quindi receiver in zama\alluminio,outer barrel e ris in alluminio, calciatura e grip in polimero.

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La scelta di questi modelli è dettata dal fatto che oggi chiunque scelga una replica Colt tende prima o poi a personalizzarla seguendo le proprie necessità o i trend imposti dal tactical fashion, WE può contare su un’ ampia compatibilità con i principali produttori di accessori aftermarket (Madbull, Magpul, Angry Gun, Dytac ecc) quindi il suo acquirente ha solo l’imbarazzo della scelta per quel che concerne la sua personalizzazione.

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Fatta questa premessa possiamo passare ad esaminare la meccanica vero fulcro di questo custom work series.

TRIGGER BOX SET

Ho scelto di riutilizzare il gruppo scatto originale in zama, questo sia per contenere i costi finali sia perchè alla prova dei fatti il timore per cui i gruppi scatto in zama abbiano vita brevissima e quindi devono essere sostituiti al più presto non è una regola scritta, certo vi sono gruppi scatti davvero fragili (sopratutto l’hammer) ma non è il caso di WE. Quest’ultima a differenza di VFC o G&P non ricalca le forme dell’originale trigger set Colt ma utilizza dei componenti propietari, fatto estetico di scarsa rilevanza visto che i WE si dimostrano affidabili e duraturi.

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Nel periodo di progettazzione del MK.I i trigger set sono stati messi alla frusta per rilevarne i limiti e verificarne lo stato di alterazione delle parti sotto maggior stress, l’obbiettivo del test era sparare 150 caricatori per poi eseguire un accurato esame della replica: i risulati sono stati incoraggianti, nessun gruppo scatto compromesso o che necessitasse di revisione di qualche sua parte.
Nella foto qui sotto parte della meccanica dei prototipi utilizzati nella fase di test:

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TRIGGER BOX SET

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BOLT CATCH

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BOLT CARRIER

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LOADING NOZZLE.

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BOLT CARRIER\LOADING NOZZLE.

Anche in questo frangente ho scelto di mantenere le parti originali, il motivo in questo caso è da ricercare nel basso peso specifico di questi componenti che meglio si prestano a lavorare a potenze modeste (come quelle in vigore in italia) e sopratutto a temperature più moderate rispetto a quelle presenti nelle zone dove queste repliche vengono progettate,realizzate e testate.

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Sopratutto nella stagione autunnale\invernale\inzio primavera questa soluzione permette alla replica di funzionare sempre correttamente e perfettamente in semi auto e purchè vi siano almeno una decina di gradi anche in full-auto.
L’unico intervento fatto in questa sede è un accuratizzazione di loading nozzle\bolt carrier  che permette alla replica di lavorare al meglio senza inceppamenti o ritardi nel ciclo di fuoco per avere un incameraneto dei colpi sempre preciso e pulito.

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Per coloro i quali ne faranno richiesta all’interno del loading nozzle sarà installata una valvola NPAS Ratech che consentirà di regolare la potenza di uscita della replica in base alle esigenze personali.

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GRUPPO INNER BARREL \ HOP UP.

Ho sempre ritenuto la combinazione inner barrel \ gommino di serie il principale limite di tutte le GBB WE (sia fucili che pistole) ed è per questo motivo che ho deciso di impiegare una diversa soluzione in questo comparto.

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La camera hop up è l’ originale WE (realizzata in zama,se impiegata in accordo con il nozzle in plastica non si deforma o subisce alcun tipo di alterazione (come invece non di rado accade impiegando nozzle\carrier aftermarket in alluminio\acciaio) mentre per quel che riguarda l’ inner barrel la scelta è ricaduta sulle combinazione canna ORGA Magnus HD + gommino Maple Leaf Monster (dotato di pressore Omega).

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Le inner barrel giapponesi si sono dimostrate superiori a tutte le altre testate su questa piattaforma, distinguendosi per stabilità, precisione e concentramento dei colpi sopratutto sulle lunghe distanze (oltre i 30 metri).

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L’ultimo intervento a cui la replica è sottoposta è una precisa accuratizzazione di tutte le parti : controllo dei piani di scatto e di scorrimento e una fase di rodaggio iniziale pre consegna (troppo spesso chi acquista le GBBR si dimentica che al contrario delle sorelle elettriche le prime necessitano di un periodo di rodaggio utile perchè tutte le parti in movimento inizino a lavorare come di deve senza attriti dovuti alle inevitabili quote poco precise con cui escono di fabbrica).

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Come sempre quando si parla di GBBR vi consiglio indipendentemente dalla replica che usate di prestare particolare attenzione a due elementi fondamentali: tipologia di gas e pallini da utilizzare, perchè una scelta sbagliata in questo campo porta sempre ad una sola conclusione: avere una replica che funziona male e spara anche peggio.
Nel mare delle mille proposte dei gas quelle da prendere in considerazione sono 4, il resto su per giù ha la medesima composizione e la confenzione diversa per accontentare coloro i quali vivono di falsi miti (e l’airsoft ne è pieno), quindi la scelta dei Gas si deve restringere a questi quattro:

  • AIRSOFT SURGEON
  • GUARDER
  • VFC
  • PROTECH

Per quanto riguarda i pallini,due sono le cose da tenere in considerazione : peso e coefficiente di durezza (specialmente se si impiegano nozzle in metallo), sono da
scartare a priori grammature come gli 0,20 e 0.23, lo 0.25 può andar bene nel CQB dove i campi di tiro sono più corti e il pallino risulta più veloce ma normalmente l’ideale è impiegare pallini da 0,28 o 0,30 in grado di lavore al meglio con il gas e il Maple Leaf Monster.

TEST

Distanza 20 metri

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DISTANZA 30 metri

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DISTANZA 40 metri

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http://emperionstore.com/we-m4-ras-emperion-mki-gbbr.html

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